«Morirò ricco, ho la tattica
Mi piace culo grosso, rifatto di plastica
Tette di plastica
Stavo al lastrico, ora mangio astici».
(Simba La Rue, Levante)
Oggi è il giorno. In cui escono tutti i pezzi sui preascolti delle trecentosessantotto canzoni di Sanremo. Il giorno di “Hai sentito i pezzi di Sanremo?” “Cosa hai scritto dei pezzi di Sanremo?” “Chi vince Sanremo?” “Quale Italia esce da Sanremo?” “Cosa vuole dire Sanremo di noi? Quale Italia dipinge? Questa Italia qua? Se lo vuole sa, che ce la farà?”
«Basta con le cazzate, vivi in un film di fantasy
A-a-attento ai passi falsi, finisci chiuso in un pacco
Io non scendo a patti, faccio il cazzo che voglio
(uahn, uahn, uahn».
(Simba La Rue, Levante)
Una volta ho visto un film. In cui tutti quelli che guardavano la Sacra Kermesse di Sanremo, anche solo due secondi, si ammalavano e facevano una trista fine, e tutti gli altri sopravvivevano e dovevano ricostruire il mondo… Uh. Ah. Ops. No, ora che ci penso era il contrario, tutti quelli che la guardavano si salvavano, e io e due di voi facevamo una trista fine. Però le nostre ultime parole erano: “Ma anche guardare la Sacra Kermesse, non è forse una trista fineeeeghhh – blagh – coff – beeeeeeep” (avete presente, la macchina che fa beep – e le linee tutte piatte, cuore pressione funzioni vitali e i bpm) (i bpm ormai lo sono già, la trap li ha portati quasi a zero)
«Vi-Vi-Vince il più furbo (Ah-ah)
Zitto, aspetto di mettertelo in culo (Bai-baing, bai-baing)
Aspetto tranquillo il momento giusto (Grr-pow, grr-pow)
Ed è il momento giusto
Kalashnikova come mafia russa
Mi sento Putin, fottiti Greta Thunberg
Non capisci un cazzo di musica, sei un boomer…
E rimarrai un boomer».
(Simba La Rue, Kalashnikova)
Questo dei boomer è l’unico momento in cui Tunnel, album di debutto di Mohamed Lamine Saida (17 maggio 2002) in arte Simba La Rue, mi ha regalato un sorriso 😊. Non perché prenda cappello per l’epiteto ingiuriosissimo o per l’ancora più ingiuriosa accusa musicale – onestamente, nel suo album non ce n’è nemmeno una gocciolina capitata per sbaglio, e credo che il giovane Simba ne capisca meno di me (…e non è che io ne capisca tanto, eh). Ma perché Simba è lui stesso una droga da vendere, un farmaco per ragazzetti da distrarre, un prodotto che ha bisogno di buoni slogan come un’automobile brutta ma costosa (“Nuova Simca La Rue! Per distinguerti sulla STRADA”) per andare al sospirato
Numero uno. So che alla Warner per il n.1 di Simba, dei boomer hanno stappato lo champagne. Lui però non so dove sia, ho provato a capire se sta scontando la recente condanna a 4 anni in carcere oppure se anche stavolta un magistrato di ssssinìztra gli ha teso una mano piena di lagrime e gli ha fatto avere gli arresti domiciliari (che in fin dei conti è la vita sognata dai trapper) o qualche mese in comunità. Ma sono sinceramente contento per la terza tra le multinazionali dei suonini cretinetti, che da anni arrancava dietro alle altre due, e dal 2023 ha finalmente trovato la strada per fare le stesse cose, e garantire ai suoi discografici lo stesso tenore di vita. Alla Warner fino al 2022 erano anacronisticamente legati a un’idea di musica che non è premiata dal mercato ma soprattutto dagli strumenti che lo alimentano. Hanno chiamato gente che ha fatto quello che andava fatto: prendere algoritmi e logaritmi e gettare i ritmi, smettere di analizzare le persone e iniziare ad analizzare i target – perché come mi diceva un’amica che ha fatto i soldi con una app di “relazioni private” (eufemismo): “Non dare il tuo amore – ama i tuoi dati”.
L’album di Simba. Beh, è veramente una povera cosa prodotta male e scritta coi piedi, e credo che questo affossi la cosa più interessante che ha che è il suo flow che ha una qualità bizzarra, una specie di aritmia interna che lo porta a non cadere mai esattamente sul beat, rendendolo vivo. Purtroppo malgrado tutto quello che gli capita, Simba non dice niente che non dicano già altri cento prodotti come lui (persino Sferoso Famoso, avendo analizzando i dati, ultimamente si atteggia a Sferoso Criminoso). Massimo Pericolo, altro pregiudicato, è capace di dirle. Lui no: forse come tanti altri prodotti come lui, non viene stimolato a raccontarlo da chi spaccia Simba. Non viene stimolato dalla casa discografica e del management, non viene stimolato dal pubblico, 13enni in ansia da peluria pubica che chiedono l’ultima carità di un altro fumettino di criminalità, prodotti di lusso, bro, droga, misoginia (tranne che per la MAMMA), e ostentazione di pistoline.
Nè lo stimolato il Sottosegretario alla Cultura. Con delega alla Musica e allo spettacolo. Che ha letto in pubblico la sua Cagoule commentando: «Questi testi appartengono a un genere che non vorrei crocifiggere, ma vanno rivisti e controllati, perché sono inni alla violenza contro le donne». E come negli anni ’70, quando da sinistra si accusa qualcuno di creare una cultura di sottomissione violenta delle donne, da destra si minimizza… Uh. Ah. Ops. No, ora che ci penso è il contrario, siamo stati noi media di sssssinìztra a inalberarci in nome della libertà e della sua casa. Scusatemi, questo mestiere ormai mi confonde. Però mi stimola, a ME. Per esempio sono grato al giovane Simba perché cercando di capire se era in galera ho scoperto un po’ di aspetti da soap opera per ragazzini che i giovani Piersilvi e Urbani Cairi dei social mandano avanti in un mondo che sfugge ai boomer, ma che non è meno ebete di quello creato per loro dai vecchi media: vi raccomando questa Bibi Santi, 33 anni, bergamasca, star di TikTok e OnlyFans, già fidanzata con Rosa Chemical, che ha “ammesso di essere la mandante” dell’accoltellamento di Simba nel 2022 a Treviolo (“per dargli una lezione”). È tutto un circo penoso di mezze cartucce, e a me tocca sentire colleghi impregnati di lauree umanistiche che mi tratteggiano un’apoteosi di arte giovane e palpitante che io non posso capire perché sono arido e acido e azzimo.
Ma sono grato a lui anche indirettamente, perché citando il Rivotril ha indotto il suo ammiratore Qatarsi a spiegare sul sempre prezioso sito Genius che sarebbe un farmaco usato per trattare disturbo bipolare ed epilessia, ma associato con alcol produce effetti molto simili a quelli dell’eroina (invenzione Bayer, vi ricordo) però costa poco e si trova in farmacia. Forse bisognerebbe far fare un disco a Qatarsi, lui a differenza di Simba mi ha detto qualcosa che non sapevo. Simba invece non viene stimolato nemmeno dai suoi featuring (sempre che abbia incontrato davvero qualcuno di loro), nemmeno da Tedua che timidissimamente in Hood inserisce:
“Ve-Ve-Vengo da do-dove non c’è alcuna regola, anche se sono in giro coi gangsta, questo è il suono della protesta – non vivo di prepotenza, tu non mi metti i piedi in testa”.
Pochi beat dopo, Sim Sa La Rue torna al piano terra. “È meglio non ti illudi, prima ti metti nuda e prima me ne vado a fare in culo insieme ai miei lupi. Dégage o groupie, mangiavo 9ar9oubi doubi, mai messo Hoodrich – riempio l’armadio di Gucci: o-o-o spacci o rubi o fai la fame, cugi”. E proprio qui, dove sembra prepararsi a fare il salto in cui si chiede perché, perché, perché mai questo accada (…solo chiedere, è lecito) (rispondere, è cortesia) si ferma. Niente domande. Meglio che i suoi piccoli apostoli non se ne facciano.
E tuttavia, chiude la barra con una frase che non è originalissima, però è la verità vera. “Da vender droga in pubblico a vendere dischi al pubblico”. La gente che stappa champagne quando lui vende la sua merce è cambiata. Forse. Certo non si fanno domande nemmeno loro. 😊 Le risposte in teoria dovremmo darle noi che scriviamo di musica. Ma per fortuna le seppelliamo nell’aia, quella per la quale siamo soliti portare a spasso il cane. Dovreste saperlo: il cane siete voi.
Resto della top 10. Dietro al disco per bambini del piccolo gangster di Milano, il resto della top 10 dei presunti album rimane più o meno invariato dall’ingresso di YouTube nel pentolone dei numeri. Sferoso Famoso scivola di nuovo al n.2, Gemitaiz al n.3, sempre tutti ITALIANI nelle posizioni nobili con la quota rosa di Annalisa al n.9. Scorrendo la top 100, gli unici cali nemmeno troppo vistosi toccano alla musica per cinquantenni: Renato Zero, Pinfloi, Elisa. Ma credo sia semplicemente un calo postnatalizio nelle vendite dei cosi tondi col buco. E guardacaso c’è..,
Una nuova top ten in città. Ed è quella dei cosi tondi di plastica: vinili e cd (i Cosi Precedentemente Noti Come Album) ora fanno parte della stessa famiglia. Anche qui al n.1 c’è Simba La Rue, però al n.2 c’è Gemitaiz invece di Sferoso Famoso, e al n.3 c’è Renato Zero, seguito da The dark side of the moon al n.4. Sulla carta hanno tenuto, ma il volume delle vendite dei cosi rotondi dopo Natale non può essere pari alle cifre di dicembre. Vale la pena segnalare che la classifica dei cosi rotondi è equamente spartita tra maschi di generazioni lontane: rapper (Simba, Gemitaiz, Sferoso, Salmo e Noyz Narcos) e dinosauri (Zero, Guccini, Venditti & DeGregori), con Pinfloi unici stranieri e Calcutta unico cantautorista per 30enni. Ah, ovviamente qui YouTube non entrerà mai. A differenza dei
Sedicenti singoli. Due delle tracce di Tunnel entrano nella top 10 dei sedicenti singoli: ovviamente quella con Sferoso Famoso (n.4) e la prima dell’album, Tunnel, che ne porta anche il nome e quindi si trova facile (n.6). I nuovi numeri premiano Everyday di Takagi, Ketra, Shiva, Anna, Geolier, che torna al n.1, ma soprattutto Rossofuoco di Mida, il nuovo belloccino che Maria De Filippi ha liberato in mezzo alle adolescenti di questo triennio. Scendono al n.3 Massimo Pericolo ed Emis Killa con MoneyLove, quindi volendo forzare un po’ la situazione, l’inizio dell’era di YouTube vede il pop ITALIANO guadagnare qualche punto sul rap ITALIANO cavalcato e spinto da Spotify.
Altri argomenti di conversazione. Non ne ho.
No, non è vero. 😊 Ci sono solo 13 artisti stranieri in top 100. Ma in definitiva, ci sono pochi artisti in classifica, in generale. O forse no, non sono pochi, bisogna vedere: i cento album più ascoltati dagli ITALIANI provengono da 60 artisti in totale, e 24 di loro (è tipo una di quelle statistiche sull’1% più ricco, se volete) occupano due terzi della top 100, con Sferoso e Taylor Swift e Ultimo davanti agli altri con 4 titoli a testa.
Ultimo, Sferoso, Taylor. Una triade interessante. Destra, Centro, Sinistra. Alè. Buon anno! 😊