AMARGINE

Annalisa, le nostre fantasie e le sue – TheClassifica 40/52

Lo so, fa strano, in un momento come questo, commentare classifiche, ragionare sul perché la gente stia ascoltando certe canzoncine.
Pensare ad Annalisa, Bresh e Riccardo Zanotti, che insieme a Riccardo Zanotti, Riccardo Zanotti, Riccardo Zanotti e Riccardo Zanotti costituisce il gruppo Pinguini Simpatici Pucciosi.
Siamo tutti preoccupati da ben altro.

Ovvero, dal disco di Tommaso Paradiso uscito la settimana scorsa, Sensazione Stupenda. Ce la farà a regalare a Tommasone il suo primo numero uno in classifica dopo the scioglimento dei TheGiornalisti? Questo si chiede, incupito, il mondo. E io non so cosa rispondervi, amici: a ottobre con questo caldo può succedere di tutto, è una classifica ancora balneare, come dimostrano del resto tutti questi liguri in vetta: Annalisa da Savona, Bresh da Bogliasco, Riccardo Zanotti da Sanremo 2019. Dopo tre mesi di dominio quasi incontrastato di Tedua con La Divina Commedua, abbiamo avuto quattro settimane di nuovi ingressi al n.1: Coez & Frah Quintale, Il Tre, MiticoLiga, ora Annalisa Scarrone. Dubito che qualcuno tra loro sia mai stato insieme a uno degli altri nella stessa stanza. E ho dei dubbi anche su Coez & Frah Quintale.

Tra tutti loro, uno solo ha ottenuto nella sua carriera un n.1 con l’album di debutto, ed è il romano Guido Luigi Siena in arte Il Tre, che ha l’accortezza di pubblicare i suoi album a settembre per entrare direttamente al primo posto quando il mercato è ancora un po’ intorpidito e di conseguenza, farsi notare da questa rubrica. Per poi, sette giorni dopo, slittare dal n.1 al n.28 – e quindici giorni dopo, cioè ora, laggiù al n.65.
E quindi grazie, Il Tre, per come irridi tutti i miei blandi sforzi di dare un senso a una rubrica che parli di classifiche come se significassero qualcosa.

Cionondimeno, è un allineamento interessante, quello attuale, di Annalisa, Bresh e Zanotti.
Se permettete, comincerei da questi ultimi – e quindi dai

Sedicenti singoli. Vorrei fare in fretta, perché la canzoncina Nightmares di Bresh & Pinguini Piacioni (ovvero: Riccardo Zanotti) mi atterrisce. Non ascoltatela MAI. È brutta, ma fosse tutto qui, glielo perdonerei con magnanimitudine: purtroppo è una di quelle robe fastidiose che si appiccicano, con i coretti rétro e l’atmosfera finto anni 50 – sembra una di quelle parodie semi-affettuose che ogni tanto faceva Bennato (Così non va Veronica) o Renzo Arbore, però inevitabilmente arricchita di ruttini autotune emessi da Andrea Brasi in arte Bresh per rassicurare i teenager della modernità della cosa. Tutto l’insieme è stato genericamente approvato dalla comunità dei critici tattici nucleari, che ne ha laudato la freschezza frescosa. Per parte mia, sono sempre affascinato da come l’anelito per la leggerezza si manifesti in individui pesanti come lapidi. In ogni caso Nightmares è entrata direttamente al n.1, svellendo dalla vetta ItaloDisco dei TheKolors (n.2) e adagiando al n.3 Bon Ton di Drillionaire, Lazza, Blanco, Sferoso Famoso, Michelangelo, La Russa, La Russa, La Russa, La Russa & La Russa.

Incidentalmente: tra Bresh e Fabri Fibra, per chi devo provare un pochino di ammirazione per una delle rime migliori di quest’estate? La devo fare a loro oppure a Ernia, visto che in teoria il pezzo è suo e loro sono ospiti? Stupidi featuring, confondono tutto.


Comunque, qualcosa sta succedendo alla classifica italiana dei sedicenti singoli.

Accadono cose strane. Anche se l’ennesimo featuring di quest’anno di Sferoso Famoso, insieme a Bia & Fivio Foreign, è entrato solo al n.9 (probabilmente il titolo Milano non gli ha guadagnato simpatie) resta titolare di 8 canzoncine in classifica, NESSUNA delle quali pubblicata da solo: Sferoso fa più alleanze elettorali di Pannella ai suoi bei tempi.
Ma alle sue spalle, con 6 canzoncine in classifica, ci sono proprio i Pinguini Piacioni, e la stessa quantità arride a Marracash e Geolier.
Poi ci sono Re Mida Lazza, Annalisa e Guè (Pequeno) con 5.
E poi altri – fino al re degli stranieri, Bad Bunny, che ha ben DUE brani nella top 100 italiana.
Taylor Swift, che è Taylor Swift, ne ha zero. Ora come ora. Beh, è forse ITALIANA, Taylor Swift? Non lo è – quindi, che pedali.

Accadono altre cose strane. La classifica italiana dei sedicenti singoli, tradizionalmente, era sottoposta a un ricambio relativamente rapido. Raramente una canzoncina resisteva più di un anno, e se ce la faceva era in genere una azzeccatissima hit estiva che riusciva a trascinarsi sino all’estate seguente (caso di scuola, Roma-Bangkok di Baby K & The Giusy).
Attualmente, nella classifica dei singoli ci sono SEI canzoncine con più di un anno di permanenza continuata. Tre di queste sono dei Pinguini Coccolosi: Ricordi, Giovani wannabe, ma soprattutto Pastello bianco, che è in classifica da più di due anni, 109 settimane, record assoluto.
(segnatevi le parole “record assoluto”, torneranno costaggiù)
Un’altra di queste long-seller è di Annalisa, ed è Bellissima, entrata in classifica 57 settimane fa.

La numero uno. Fun Fact: proprio nella settimana in cui è al n.1 nelle classifiche di album e vinili, Annalisa è fuori dalla top ten delle canzoncine, dove si trovava grazie a Fedez e Articolo 31, e alla loro Disco Paradise, che ovviamente NON fa parte dell’album E poi siamo finiti nel vortice.
Mon amour, già n.1 per una settimana quest’estate, è al n.18; Ragazza sola, il nuovo singolo, è al n.24.
Il che fa pensare che Annalisa difficilmente terrà il primato per più di una settimana. È la seconda femmina a trovarsi in testa alla classifica degli album in questo 2023, l’altra era stata Madame (per una settimana), subito dopo la sua nuova partecipazione alla Sacra Kermesse di Sanremo.
Annalisa, alla Sacra Kermesse ci è andata cinque volte, senza mai fare il botto. Malgrado una generica benevolenza degli addetti ai lavori, anche solo per il fatto che la sua laurea (in fisica!) ci mette tutti in soggezione, ci eravamo abituati al suo ruolo di co-protagonista femminile nelle canzoni estive – in pratica, l’Isabella Ferrari della musica italiana. Sì, in diversi video si vedeva il fisico della fisica e il suo gioviale stacco di coscia, ma la vera svolta è arrivata con “Lei che bacia lui che bacia lei che bacia me” (Mon amour). Oh, finalmente. Perché non importa se la sua vita privata è apparentemente ragionevolissima, col recente matrimonio con un manager padovano: noi ITALIANI non lasceremo che la realtà mortifichi le nostre fantasie più torbide.

Eppure, la tardiva Elodizzazione della 38enne Annalisa sa di operazione deliberata, ancorché ben riuscita. Perché una canzone alla volta magari si nota, ma alla lunga, in un presunto album, al sesto o settimo brano con cassa in quattro, reminiscenze italo-disco (quelle vere) e una palese nostalgia di Madonna (ancora prima che della Nada di Amore disperato), la voce di Nali sembra svuotarsi di convinzione. Le sue canzoni suonano meglio di tantissimi altri prodotti, e lei ha l’aria di saperlo: era tutto calcolato, ogni azione e reazione. E tuttavia non sembra coinvolta nemmeno un po’ da quello che canta. Lo porge in modo ineccepibile come nei suoi tanti featuring, dosando i suoi pieni vocali con indiscussa padronanza. Ma forse è troppo intelligente per mettere qualcosa di se stessa in un disco pop. E non le si può nemmeno dare torto.

Altri argomenti di conversazione. Anche per MiticoLiga, come detto, il primato dura una sola settimana: Dedicato a noi si accomoda al n.3 perché al n.2 si trova abbarbicato Tedua. Escono dalla prima diecina Travis Scott, cosa che ci riporta finalmente a una top 10 completamente ITALIANA, e Ariete, che saluta subito il terzo gradino del podio per ritrovarsi al n.22.
Vi segnalo altresì l’ingresso del nuovo album di Ed Sheeran – ve lo ricordate? Quello rosso – al n.15 e Steven Wilson al n.18.

Accadono cose strane. Anche qui. Ci sono 27 album che sono in classifica da più di un anno. Tra questi, 15 sono in classifica – senza interruzioni, naturalmente – da più di due anni. Sette di questi, da più di tre anni.
E senza girarci troppo attorno, eccoci a Fuori dall’Hype (Pinguini), Persona (Marracash), Le Basi (Tha Supreme), Re Mida (Lazza), e naturalmente Playlist di Salmo, che hanno superato le 200 settimane di permanenza continuata nella classifica degli album. Il disco di Salmo sta per arrivare a cinque anni: ogni settimana da un anno a questa parte batte il record assoluto del segnetto di Ed Sheeran. Un tempo questa rubrica segnalava chi superava le 100 settimane, ma ora l’elenco sarebbe di una lunghezza ridicola. La quantità di long-seller è quasi imbarazzante e viene da chiedersi come mai certi dischi – non tutti identificabili come pietre miliari della musica ITALIANA – vengano ascoltati e riascoltati ogni settimana da anni come le Lettere ai Corinzi in chiesa.
Però questa rubrica non ha realmente argomenti in merito. Perlomeno, non nuovi. E non certo nell’approssimarsi dell’ora di chiusura, quando incombono i

Pinfloi. The dark side of the moon sale al n.79, e si ritrova così alle spalle di una nuova entrata: Wet dream di Richard Wright, del quale ricorre il 45ennale. AM degli Arctic Monkeys sale al n.55. Ma sapete, sono sostanzialmente gli unici titoli di classic rock in classifica, non è più aria di raccolte dei Queen o di Legend di Bob Marley, un tempo vecchie conoscenze di questa vecchia rubrica. Ci siamo liberati dai vecchi long-seller. Ma chi ci libererà dai nuovi long-seller?

2 Risposte a “Annalisa, le nostre fantasie e le sue – TheClassifica 40/52”

  1. audace paragonare annalisa a madonna
    a me sembra che punti più a patty pravo ma ne esce paola & chiara srl

    1. Beh, non è un paragone, ovviamente – è una possibile ispirazione per la maggior parte dei brani dance del disco. Comunque anche Paola & Chiara è una chiamata pertinente. E’ che è difficile indicare degli album di Paola & Chiara che possano aver ispirato qualcuno.

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