AMARGINE

Sfera Ebbasta: la Grande Piattezza

Raramente in Italia ho visto parlare così poco di una figura nel pieno centro del mercato musicale. Non è solo perché i critici musicali hanno paura di essere chiamati bùmer se eccepiscono su un nome che piace ai nostri Balilla.

Il fatto è che di Sfera Ebbasta nessuno sa cosa dire.

Anche quando mette in mostra nuovi prodotti sui social – inclusi la fidanzata e il figlio – non sembra offrire appigli di nessun tipo, certamente non quelli dei Ferragnez. E forse proprio per questo è perfettamente appetibile dal suo mercato di riferimento così come da tutti i brand che vorrebbero appiccicargli addosso un loro prodotto – ma ha ottenuto questo risultato diventando perfettamente insipido. Dopo la fase di massima esposizione intergenerazionale come giudice di XFactor, durante la quale sembrava semplicemente un Fedez più alto, ha gradualmente adottato una strategia a rischio zero. Probabilmente lo fa molto ridere il cliché secondo il quale gli artisti rischiano, provano, azzardano. Ma quando mai. Non c’è nessuno sforzo da fare. Come un Andreotti della rimetta, Sferoso ha dalla sua i voti del Grande Centro dei consumatori di rap, e come un ragno al centro della tela sa che per andare al governo delle charts le povere mosche che ronzano nel prato verde dello streaming devono passare da lui. Ha preso una lunga pausa dagli album e da due anni non pubblica niente per conto suo, nemmeno un singolo: si limita a fare featuring, e ne fa veramente un sacco.

Un altro fatto è che di Sfera Ebbasta, nessuno sa cosa dice.

(…spoiler: non molto)

In questo momento ci sono in classifica otto pezzi, usciti tutti nel 2023, ai quali Sferoso Famoso concede il suo imprimatur inviato da casa, su un file o anche solo un vocale. A mettere assieme i suoi interventi si supera di poco la lunghezza di un brano, anche in questi tempi in cui le canzonette durano poco perché dopo due minuti i ragazzini si annoiano di tutto.
Questi sono i sedicenti singoli che featurano Sferoso nella classifica FIMI di questa settimana. Nell’ultimo mese e mezzo è stato molto produttivo, e ha inviato file con le sue rimette a quattro artisti o prodücer diversi.

Spotify ha fatto diverse campagne pubblicitarie con il broncettino ipergriffato del giovine di Cinisello. Ed è come se tutti gli altri artisti rap o trap si fossero resi conto che il 30enne Gionata Boschetti è l’unica strada per arrivare in sicurezza al n.1. Duettare con Marracash e Gué, persino con Lazza non basta più. In un articolo di Rockol il prodücer Drillionaire ha spiegato che l’attuale n.1 Bon Ton è nata da una sessione con Lazza e Blanco, che in teoria, nel 2023 sono due pesi massimi delle vendite. Ma meglio non rischiare. “Quando sento che un pezzo è così forte cerco di mettere a fuoco gli hitmakers giusti. È stato inevitabile pensare di coinvolgere anche Sfera”. Il quale, come si vede, è sempre molto disponibile, e ha regalato (non ho scritto che si è fatto pagare. Se volete pensarlo, ve ne assumete la responsabilità) quasi 45 secondi del suo genio.

BON TON. Intervento dal minuto 2:42 a 3:26 (44 secondi)

Mi chiedo da un po’, po’, po’, se hai bevuto troppo Cointreau, treau, treau.
Baby, scappo dai radar (uoh), per venire da te (uoh)
Ti hanno visto ubriaca (no), sono in giro nel club (no)
Io sono uno di quelli che sbatte la testa, poi sbaglia di nuovo (uoh)
Non basterà chiedere scusa, quindi questa stavolta nemmeno ci provo
Non mi fido delle parole (No-no) e delle persone (No-no)
Perché cambiano in fretta (Bu-bu), è una maledizione
No, non so fare l’amore (No-no), ma scopare per ore (No-no)
Fumi una sigaretta (Uh) affacciata al balcone (Uh-uh)
Non sono capace ad amare per finta (Uh-uh-uh)
Promettimi che sarà tutta la vita (Uh-uh-uh)
Parlavo di te in ogni singola rima (Uh-uh-uh)
Tu sei la mia melodia preferita
Money Gang

Bon Ton ha disarcionato dal n.1 Hoe, in cui Sferoso, nell’intervenire nel brano di Tedua sembra deviare dalla sua recente inclinazione verso un romanticismo elementare, anche nel senso della scuola. Insiste di essere un seduttore straordinario, come tutti i rapper – ma viene il sospetto che non sia per la dialettica. Forse ha una mimica irresistibile.

HOE – intervento dal minuto 0:17 a 0:33 (1:16 secondi)

Money Gang
Okay, Sfera
Non do il mio cuore a una hoe, oh (no, no)
Mi chiedi quello che non so
Ultimo posto sui mezzi (grr)
Sedili in pelle del Bentley (skrrt)
Sedili in pelle del Porsche (Porsche) (skrrt, skrrt)
No sentimenti nel club, no (no-no)
La guardo e sono già dentro (Uh)
Fuori dal suo appartamento (Uh, uh, uh)
Prima che torni il suo boy

Eccoci a Un milione di volte, con l’astro nascente Shiva. Qui c’è una virata su un romanticismo maledettista che – dovendo correre, visto che 45 secondi di un suo vocale costano come una telefonata dall’Australia nel 1971 – porta dalla fredda coolness di un cuore glaciale a un desiderio torrido, rapidamente, senza perdersi in dettagli che non siano quelli, cruciali, degli inserti pubblicitari, unica certezza delle nuove generazioni.

UN MILIONE DI VOLTE – Intervento da 1:36 a 2:13 (37 secondi)

Baby, io non ho emozioni (No, no)
Baby, ti spezzerò il cuore (brr)
Baby, noi due siamo uguali (No, no)
Baby, non credi all’amore (Pah, pah, pah, pah)
Dimmi che non cambierai mai
E lo farai solo con me (Ah)
Anche quando sarò nei guai (Brr)
Dimmi che chiamerai sul mio cell (Brr, brr, brr)
Dopo le litigate e l’amaro in gola
Dopo le notti in bianco ed i fogli viola (Uh)
Dopo che mi fai uscire dalla tua vita (Uh)
Piangi nella tua stanza e ti senti sola (Ah)
Io non lo so che cosa vuoi da me
So solo che ciò che voglio sei te
Combatto ancora con i miei problemi
E non mi addormento prima delle tre, no, no
Tu in completo Celine, ah, ah, dritto dalla boutique, ah, ah
Forte come la weed, ah, ah, dolce come la lean, ah, ah
Baby, siamo per sempre, mi restano in mente ricordi HD
Dimmi che cosa vuoi che ce l’ho qui
Voglio sapere ciò che vuoi da me (Vuoi da me)
Io da te (Io da te) che non cambi (No)
Noi siamo cresciuti insieme, sai che c’è? (Sai che c’è?)
Che io e te (Che io e te) siamo uguali (Uoh-oh-oh)

In Gelosa, per il prodücer Finesse, come è giusto che faccia un innamorato dell’ipercapitalismo (come ogni autentico rapper ITALIANO), l’investimento amoroso è nobilitato da un investimento finanziario e da una capacità di spesa illimitata, vero e affidabile indice del magnetismo personale di Sferoso.

GELOSA – intervento da 1:16 a 1:40 (24 secondi)

Ti compro qualsiasi cosa, na, na, na
No, non chiedo quanto costa, na, na, na
Chiamate senza risposta, na, na, na
Sai che non lo faccio apposta, na, na, na
E tu che fai la gelosa
Dici che non me ne importa
Ho il tuo sapore in bocca
Non dirmi che è l’ultima volta


Qui siamo a Mirage, in cui investito del ruolo di ambasciatore italiano in una scemenza internazionale, rimastica le banalità street che folgorano l’immaginazione di teenager che fino a tre anni fa ballavano la babydance all’oratorio.

MIRAGE – Intervento da 1:05 a 1:38 (33 secondi)

Che cosa ci vedi in me, sono un tipo della street
E non mi sento a mio agio dentro a questi posti chic (No, no)
Noi due in camera d’hotel, che stiamo fumando weed
In tutte le posizioni che facciamo tripla X (Prr)
Baby, io sceglierei te in mezzo a tutte ste bitch
Per portarti in posti che hai visto solamente in tv
Pero mi vogliono a terra e se finirà così (Prr)
Non ci sarà nessun lieto fine per il nostro film
No, no, no (No, no), mi esplode la testa
No, no, no (No, no), quello che fa il gangsta
No, no, no (Pss), una chiamata e non è più qui

Finalmente arriviamo a On Fire, che è valso un n.1 a dire il vero un po’ fugace ad Emis Killa: qui succede una cosa un po’ triste. Ovvero: pungolato dall’autobiografismo real di Killa, Sferoso riapre uno squarcio sulla sua sfortunata storia personale: niente che non abbia già inserito in altre tracce, però fa capolino una rima che vale qualcosa in più delle altre, sul Diavolo che è sempre online. Non si capisce se sia sua o no, perché la dice anche Emis Killa nella sua parte. Malauguratamente, subito dopo l’immancabile n.1 in classifica, il pezzo è uscito velocemente dalla top ten, come se il pubblico teen dopo il rituale assalto al nuovo brano col featuroso di Sferoso, si fosse depresso per l’eccesso di intimismo.

ON FIRE – Intervento da 1:34 a 2:20 (46 secondi)

Ricordo mia mamma, era in sbatta, le dicevo: “Calma”, ce l’avremmo fatta
In quartiere la fame mi riempie le tasche, fai svuotare in fretta la cassa
Popolare tra le popolari, tra questi palazzi sovrappopolati
Papà è morto, avevo tredici anni, ma già ero io l’uomo di casa chiedi come si fa
Ho amici zanza più sinceri di quelli ricchi con cui vado in barca (Pah-pah-pah-pah)
E Dio non risponde mai, ma il diavolo è sempre online, ah-ah (Brr)
Fumiamo i problemi in macchina, abbassiamo i vetri, c’è puzza d’Olanda (Skrrt)
Non posso fidarmi di ‘sta gente, no, no
Ho troppi gioielli addosso e un occhio aperto se dormo
Non conta chi sono, solo quello che ho
E anche tu, quando mi stringi la mano, stai puntando il polso

[Ritornello: Emis Killa]
Però sono sempre on fire
Il diavolo è sempre online e Dio no

In X Caso, Sferoso incastona un cameo piuttosto lungo in un brano in napoletano di Geolier, che ha bisogno di un alleato per consolidarsi sul fronte settentrionale. Si ritorna nell’ambito sul quale sta insistendo in questo periodo, la relazione amorosa pallosissima. Non sta parlando, è abbastanza evidente, della nuova partner, ma di storie passate, con giovani donne che ritenevano i suoi diamanti molto più brillanti di lui. Non è che le sue rime facciano molto per confutare questa ipotesi.

X CASO – Intervento da 1:15 a 2:30 (totale: 1:15)

Non so più cosa fai da sola senza me
Guardo il telefono e aspetto solo che chiami te
Scusami, ma non posso darti più di questo, babe
Perché ti ho dato tutto e ora non mi è rimasto niente
You don’t-You don’t know her
Io e te, tu e io, è la solita storia di sempre
Tu che fai l’incazzata per tutto il giorno
Ti chiedo: “Cos’è?”, ma mi rispondi: “Niente”
Ed è un casino a volte non so proprio che cosa c’hai in mente
Vengo da dove non credono all’amore
Vengo da dove non credono al “Per sempre”
Chissà se tu staresti con me (Con me)
Anche senza cash (Oh no) o suite in hotel (Oh no)
Se al mio collo non brillassero VVS (Eh-eh-eh-eh)
E tornassi in quartiere (Eh-eh-eh-eh) tra quelle sirene
Baby, non sto bene se te ne vai via (Se te ne vai via)
Dimmi se senti anche tu la nostalgia (La nostalgia)
Non mi basterà fumare per dormire (Oh no)
Se ripenso a quando eri davvero mia (eh, eh, eh)

Dulcis in fundo. E non solo per il tema del pezzo: Guè (Pequeno) e Bassi Maestro, nel singolo di punta dell’album Madreperla mettono una passerella accattivante per Anna Pepe, che ci si muove benissimo, e poi fanno chiudere il tutto a Sferoso, confinato in fondo al pezzo come uno che viene vissuto come un male necessario. A Sferoso a quel punto non sfugge l’atmosfera complice e ribalda del pezzo, e dopo aver fatto rimare “amico” e “serramanico” infila tutto quello che ha fatto di lui un punto di riferimento poetico per i giovani: marche di dolciumi regolarmente in commercio (notevole che nel suo cameo parli del marchio Cameo. Non mi illudo che sia intenzionale), allusioni birbanti ad altre sostanze ricreative (ma non lo sciroppino viola che esaltava anni fa: meglio non farsi notare dagli opinionisti governativi), più un brand di abbigliamento che non guasta mai, e infine, del tutto gratuitamente perché non sapeva come chiudere, la vanteria orgogliona per il proprio successo, che lo fa amare dagli adolescenti, ineccepibili figli di quarantenni che fremono nell’attesa di votare Briatore.

COOKIES ‘n’ CREAM – Intervento da 2:47 a 3:17 (30 secondi)

La sua sa di caramelle, è tipo Haribo
Dieci chili nel baule del mio amico, serramanico
Mi piace quando lo fai like that
Occhiali da sole parano i flash
Oro 18 carati non diventa nero come un Oreo
Chica, fuma con me, tocchiamo il cielo
Tengo della cioccolata nella tasca, però non è Cameo
Cambio fuso orario sopra un aereo
Uoh-oh, fresh cocco, candy, sciroppo
Calvin sui boxer mentre lei è già sotto
Ho fatto così tanti soldi che manco li conto
Ho così tanti platini che non me li ricordo, sciocco