AMARGINE

Vasco Fideles – Classifica Generation, cap. X

Nella settimana natalizia, chi poteva chiudere l’anno da numero uno se non “Oeoeoeoéee, Vascooh, VascoOH”? Sotto l’albero, top 5 degli album invariata rispetto alla settimana precedente, e i nomi sono peraltro i medesimi della settimana dall’8 al 14 dicembre! – con la sola esclusione di Riki. Il che ci dice (forse) che non ci sono stati imprevisti natalizi, nessuno poteva sparigliare queste carte. Sicché, ModenaPark chiude al n.1, con Oi Vita Oi Core di Jovanotti n.2, il patchwork di Mina&Celentano n.3, Ed Sheeran (uscito 43 settimane fa) n.4, U2 al numero 5. In proposito, può essere interessante notare come qui malgrado la corrente dell’Onestà!!1!11!! sia a tanto così dal prendersi la nazione, per Bono e gli altri evasori è prevalso il perdono cattolico, laddove negli Usa, a dispetto dell’ennesimo video un po’ patetico a fare i grossi per le strade di New York, Songs of experience è franato al n.32. Laddove al n.1 nell’Impero Centrale c’è Eminem (n.9 da noi), al n.2 Taylor Swift (qui, n.60, ed è pure in salita) e proprio al n.4 Ed Sheeran, il gattyno ad orologeria che stringe tra le sue zampette il mondo canticchiante.

Ma ora basta guardare altrove, PRIMA GLI ITALIANI, quindi torniamo alla nostra top 10: risale al n.6 Zésare Cremonini, seguito da Negramaro, Maneskin, il già citato Eminem e per il rotto della cuffia Biagiantonacci che per il rotto della cuffia rientra nella diecina nobile – mentre ne viene alfine estromesso Riki capo degli Amiki (n.11).

Volendo, è una classifica che perlomeno rispetto all’Impero Centrale (degli inglesi non so niente, né mi interessa) parrebbe descrivere un Paese più rock che pop. Ma mi fermo subito, atterrito dai possibili corollari di questa considerazione.

Invece, ancora due parole sul Natale. L’anno scorso da novembre a dicembre avevamo avuto un diverso n.1 a settimana (Benji & Fede, Laura Pausini, MiticoVasco, MiticoLiga, Marco Mengoni, Tiziano Ferro) fino all’insediamento di Mina&Celentano nelle tre settimane decisive dello shopping natalizio. Quest’anno, da novembre, è stata invece una transizione da Riki degli Amiki a MiticoVasco, passando – anche in questo caso, a turno – per Cristina D’Avena, Negramaro, Cesare Cremonini e Jovanotti.

Col vostro permesso, azzarderei una semplificazione sempliciona. In attesa dei dati sull’annata intera, combinando solamente il n.1 dei succitati col momento in cui si è verificato e la sua durata, pare che per questo biennio ci ritroviamo questa gerarchia:

VERY BIG: MiticoVasco, Mina&Celentano.
E’ MANCATO QUALCOSA: Jovanotti, Tiziano Ferro,
E’ DECISAMENTE MANCATO QUALCOSA: MiticoLiga
ASPIRANTI, MA NON VERY BIG: Marco Mengoni, Negramaro, Cesare Cremonini
GERMOGLI AUTUNNALI: Riki, Benji & Fede
FATE MADRINE (fuori concorso in virtù di dischi anomali/asdrubali): Laura Pausini (Laura Xmas), Cristina D’Avena (Duets)
NIENTE N.1 Giorgia, Fiorella Mannoia, Max Pezzali, Biagio Antonacci, Gianna Nannini
NIENTE PODIO: Renato Zero, Gianni Morandi, Eros Ramazzotti

 

Naturalmente è giusto tener conto che per Zero e Ramazzotti si trattava di raccolte, però nemmeno Vasco negli ultimi due anni (e Mina&Celentano quest’anno) ha pubblicato alcunché di inedito. Eros comunque sarà particolarmente compiaciuto, specie in quest’era della civiltà in cui Corriere e Repubblica si sbranano fra loro pur di pubblicare ogni giorno un qualsiasi momento della giornata invariabilmente esilarata della sua ex moglie, che come ufficio stampa deve avere Geova in persona.

Miglior vita. Si sa che il 25 dicembre è la festa dei defunti (beh, compreso il più famoso dei nati in data), ma la percentuale di cantanti o gruppi guidati da cantanti deceduti resta nella media, si contano dieci album su cento in classifica; il capobanda è Lucio Battisti al n.22: Pino Daniele viene beffato per un pelo (n.23) mentre Fabrizio De André guarda entrambi (assorto, ovviamente) dal n.25.

Pinfloi. Vorrei potervi dire che una pletora di eccentrici ha deciso di fare una cosa originalissima e regalare The dark side of the moon come dono last minute, ma non è così, l’elegia della quieta disperazione è inchiodata al n.28 dove si trovava già a metà dicembre. Vero è che The wall è salito dal n.49 al n.40 e Wish you were here dal n.63 al 54, quindi diciamo che sono stati scelti regali più grami.

Tra i singoli, Perfect di Ed Sheeran, come da piano di conquista, è al n.1, seguita da La musica non c’è di Coez e Irraggiungibile di Shade feat. Federica Carta. Il Natale scorso Tutto molto interessante di Rovazzi aveva lasciato il n.1 ai Clean Bandit feat. Sean Paul di Rockabye, canzone entrata nel cuore degli italiani – penso che si possa dire che esiste un’Italia prima di Rockabye e dopo Rockabye. No, ok, magari no – però ci ritroviamo ancora un n.1 straniero e globalissimo tra i singoli a contrastare un n.1 italiano e radicatissimo tra gli album. Forse la verità è che i ragazzi italiani hanno la fobia di essere provinciali e corrono a premiare compulsivamente quello che cioè zio, ha successo in tutto il mondo. Viceversa i loro genitori offesi dall’idea di essere provinciali (pure loro) fanno la scelta opposta e schifano tutta la musica importa dalla Kasta internazionale. O forse schifano quello di cui non capiscono le parole, oppure le facce che non conoscono almeno da vent’anni. Che poi vai a sapere se c’è da fidarsi, magari anche se sono stranieri sono PIDIOTI o GRILLINI – e inevitabilmente, agenti del NUOVO ORDINE MONDIALE.

Altre parole sul Natale. Ahò, se non ora quando. All I want for Christmas di Mariah Carey era praticamente ovunque, ma nella classifica dei cosiddetti singoli della settimana festosissima la troviamo solo al n.6, con Last Christmas degli Wham! al n.10. Happy Xmas di John Lennon (n.34) sarebbe stata ascoltata addirittura meno di Orgasmo di Calcutta (n.31). Sono perplesso ma chi sono io per discutere le cifre date dai servizi streaming? L’ho forse mai fatto? Detto dei singoli, tra gli album espressamente natalizi primeggia l’abete umano, Michael Bublé (n.15), con Laura XMas della Pausini al n.33 e l’ineffabile Christian De Sica al n.37 col suo discopanettone.

Cosa? Ah, okay. Però è l’ultima volta, va bene? Tra i singoli Chosen dei Maneskin è al n.4, L’amore è di Enrico Nigiotti al n.7. Gli altri? Quello che ha vinto? Da nessuna parte. Se va così, presto il sogno di ogni adolescente sarà di perdere a X Factor. Buon 2018.

2 Risposte a “Vasco Fideles – Classifica Generation, cap. X”

  1. Auguri Paolo, però neanche una citazione per il fenomenale Chie Stapleton vero conquistatore delle classifiche di oltre oceano. Daniele.

    1. Beh, cerco di citare le classifiche straniere quando posso relazionarle in qualche modo con quelle italiane. E le charts Usa sono regolarmente piene di conquistatori country o hip-hop dei quali qui non arriva che una fioca eco. Auguri anche a te!

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