“Per me è stato Natale tutto l’anno”. Gabbani sa quel che dice.
Elisa – fa rima con le risa.
Speriamo che qualcuno si sia regalato questo cimelio paragonabile al costume da tricheco di John Lennon per importanza – e per stilosità.
Come cantava Elton John: “It’s sad, so sad, what a sad, sad situation”.
Insolitamente sobria.
Ma d’altra parte, ha dato tanto l’anno scorso.
Natale è il periodo dei buoni sentimenti e chiunque abbia fatto parte di un gruppo sa che la voglia di menare il cantante è un buon sentimento.
Quando uno è poeta, trova le parole attingendo alla segreta sorgente della magia.
Al mondo esiste solo una grande Chiesa che parte dalla promozione e arriva fino a #Nalate (sul Seveso).
“Gli animali non hanno ombrello, e non portano mai il cappello”. Se ne deduce.
“Nel programma sono presenti inserimenti di prodotti a fini commerciali”.
1000 RT. Ha l’aria di averla portata a casa lui.
RetroNatale.
Ius Natali.
Più zio di così si muore.
Affinità e divergenze tra il selfie di Ferragosto e quello di Natale.
Comunque, da sempre nel mondo dello spettacolo, quando quelli del marketing ti chiedono di fare il buffone, tocca fare i buffoni. Auguri a tutti.