AMARGINE

Madame Kermesse – TheClassifica, episodio 14/2021

«I woke up with the power out
Not really somethin’ to shout about.
Ice has covered up my parents hands
Don’t have any dreams, don’t have any plans.
I went out into the night, I went out to find some light.
Kids are swingin’ from the power lines
Nobody’s home so nobody minds»
(Arcade Fire, Neighborhood #3)
 
In sostanza. Sanremo. Il Festival della Canzone Italiana. La kermesse. Dall’olandese kerkmisse, Messa di Chiesa. Secondo la Treccani, una “Solenne festa annuale delle parrocchie cristiane, che nei Paesi Bassi e in alcuni luoghi della Francia settentrionale si celebra con processioni, mascherate, balli, spari e mercato.
(spari) (…magari)
Pur essendo finito secoli fa, Sanremo 2021 continua a dominare le classifiche. A cominciare dai
Sedicenti singoli. Tra i quali continua il dominio leggerissimo di Musica leggerissima di Dimartino & Colapesce, davanti a Voce di Madama e La genesi del tuo colore di Irama che sale al n.3, scalzando dal podio Michielin & Fedez (n.4). E contando anche i Maneskin (n.6) e Annalisa (n.9) abbiamo sei brani sanremesi in top 10 a sei settimane dalla pubblicazione, è non è finita, oh, no. Ci sono i Coma_Cose (n.11), Fasma (12), Noemi (18), Willie Peyote (22), La Rappresentante Di Lista (27), Aiello (38), Ermal Meta (41). E Arisa e Gaia che non nomino perché non sono più in top 50. Almeno loro.
Chi resiste a questo sanremismo senza limitismo? Gli amici di Maria. E non due amici qualunque, amici: i due Bro rappusi, cioè Sangiovanni, con l’atroce Lady (n.5), e Aka 7even, con la deprecabile Mi manchi (n.10).
La più alta nuova entrata è al n.16, il singolo Polka 2 :-/ (la faccina fa parte del titolo) (…a questo siamo) di Rosa Chemical, Gué Pequeno ed Ernia. Al n.31 c’è la seconda nuova entrata, 0 passi, eseguita dall’artista col promettente nome d’arte Deddy, anche lui Amico di Maria. Tutto è fermo, tutto è Sanremo oppure hit estive, o faccini in tv.
Questo è diventato la discografia italiana.
Va beh, non voglio fare il trombone indignoso, alla fine il cinema e il calcio sono messi allo stesso modo, e nonostante questo noi siamo sempre lì a dire “Uuuh!”, “Ooooh!”.
E per quanto possa essere edificante avere il podio della classifica dei (presunti) album più giovane di sempre, perché non c’è nessuno sopra i 20 anni lassù tra quelli che si dondolano dai fili della corrente, resta innegabile che per due terzi ci sia dietro la longa manus di Sanremo. Anche se non sembra, è anche dietro al successo dell’artista al
.
Numero uno. Madama Madame, a tre settimane dall’uscita, è riuscita a inerpicarsi al n.1, credo anche a causa di una vistosa penuria di uscite
(evidentemente, le tre major sono tutte concentrate sul prossimo Festival di Sanremo)
ottenendo quello che mai si era verificato prima: una rapper FEMMINA in testa alla classifica FIMI dei presunti album. Col suo disco di debutto, Madama completa l’impresa di Bando di Anna Pepe, che aveva ottenuto questo risultato inaudito l’anno scorso tra i singoli.
Madamistan. Sono ideologicamente favorevole a Francesca Calearo da Creazzo (Vicenza), in arte Madame. Ma credo di esserlo come si può essere favorevoli al comunismo, intendo dire che quando te lo portano in casa sei un po’ infelice. Devo ammettere che il suo album di esordio non fa per me. Non che questo sia molto importante, ovviamente. Però credo che lei possa ancora crescere come artista, se riesce a tenere dietro al suo personaggio, che ha trovato la giusta vetrinona, cioè la kermesse
(processioni, mascherate, balli, spari e mercato)
grazie alla quale oggi i media stanno andando a nozze con la madamosa girandola di effetti speciali che la giovane Calearo può garantire; le sue interviste spesso regalano le frasi fragorose che noi solerti mediapeople cerchiamo, per svelare i lati indicibili, i segreti intimi, le sentenze spiazzanti, i risvolti eccitanti.
Di cosa stiamo parlando.
– “L’amore corrisposto non esiste”.
– “Una volta sono svenuta e i miei compagni mi hanno calpestata. Mi calpestavano per capire se fingessi”.
– “Ho scoperto il sesso su di me a 3-4 anni, un po’ precoce effettivamente”.
– “Ogni mattina devo trovarmi un motivo per vivere fino alla sera. Lo so che è triste perché sono giovane però in certi momenti è così”.
– “Il mio corpo è un mezzo. Sono una locomotiva che fa girare le ruote sopra binari che costruisco man mano”.
– “Da fluidi si scopa di più”.
Non credo che riuscirei a intervistare Madama. Forse è TROPPO interessante per me. Forse è questo che mi rende faticoso ascoltare il lungo flusso di coscienza che è il suo primo album. Certo, mi capacito che molta gente sia incuriosita e affascinata da questo mettersi a nudo, sicuramente qualcuno ascoltando avrà un’identificazione totale con certe strofe, e dirà sono io, sono proprio io! Non so voi ma io non lo posso dire. E non voglio: non mi identifico con nessuno: solo con voi, amici.
(dai, suonava bene)
Non sono qui per identificarmi ma perché mi hanno detto che c’era bella musica – e tuttavia nei sedici pezzi, curati dai dodici PRODUCERS, arricchiti dai nove prestigiosi featuring, la musica spesso annaspa sommersa da tutta quella sincerità dolente e vocalità tormentata e tormentosa. Di Madame mi arriva (a ME) (soggetto non identificante) una egolalia sofferente, certamente autoanalitica, che la distingue dall’egolalia compiaciuta e scimmiona dei rappusi maschi, e forse in qualche modo la avvicina ai cantautori indie (compiaciuti di essere sofferenti). E anche questo è un suo modo di superare le barriere di genere – gosh. Ma una cosa va detta: pensavo che la prima rapper ad andare al n.1 nella nazione sarebbe stata la nostra versione tardiva delle maialone alla Cardi B o Nicki Minaj. Invece, è la versione rap di Mia Martini.
Resto della top ten. Dietro Madama rinvengono gli altrettanto sanremesi Maneskin (n.2) mentre Massimo Pericolo scende al n.4 e a sostituirlo sul podio sono gli Psicologi – non la categoria che si è accaparrata i vaccini ma il duo rap della rampante BombaDischi. Tra gli album, invero, a parte i primi due posti (che comunque non sono poco, veh) Sanremo va un po’ calando e risalgono in top ten tutti i fenomeni amati da Spotify e da noi giovani: alle spalle di Mace (n.5) rientrano nella prima diecina Capo Plaza, Sferoso Famoso, Emis Killa & Jake La Furia, Marracash. Si vede che nelle vacanze di Pasqua chi non è partito per le Baleari si sentiva particolarmente URBAN.
Altri argomenti di conversazione. Dimartino e Colapesce, che fanno la voce grossa tra i sedicenti singoli, pigolano al n.25 tra gli album. La Rappresentante di Lista va benino tra i singoli, ma l’album è fuori dalla classifica dopo 4 settimane (comunque, mai andati così bene nella vita), Mareducato di Gio Evan ne è fuori dopo 3 settimane. This is Elodie abbandona dopo 14 settimane, Contatto dei Negramaro dopo 20 settimane.
Non benissimo. A Sanremo 2021 (la kermesse) c’erano quattromila concorrenti, ci sta anche che qualcuno si debba accomodare fuori molto rapidamente. Specialmente quelli che più che sul singolo, puntavano sull’album. Quello di Ghemon è già fuori dalla classifica (era entrato due settimane fa al n.8). Ermal Meta scende al n.83 (era n.1 un mese fa). Malika Ayane era entrata al n.9 e dopo sette giorni è al n.85. Noemi esce di classifica anche lei. Insomma male gli artisti da cd. Male anche le star globali, tipo Demi Lovato che entra al n.36. Debutta al n.45 Random, anche se non è una star globale – per ora, almeno. Gli Evanescence, entrati al n.20, subito fuori pure loro. Lana Del Rey invece è sopravvissuta due settimane, dopo essere entrata al n.7.Poi, tutto quanto ha prodotto Lo Stato Sociale dopo Sanremo 2021 è già svanito dalla top 100: non ho capito bene cosa abbiano voluto fare con tutti quei dischi, ma sono sicuro che era molto arguto. Ma passiamo invece ai
Lungodegenti. Sono in classifica da più di due anni Fuori dall’hype dei Pinguini Tattici Nucleari, (105 settimane), l’unico album di Billie Eilish (106), Re Mida di Lazza (110), Post Punk di Gazzelle (123), Playlist live di Salmo (126), Diari aperti segreti svelati di Elisa (128), 20 di Capo Plaza (155), tutta la discografia di Ultimo, da Colpa delle favole (105) a Peter Pan (165) passando per Pianeti (162); meglio di lui solo l’estenuante Segnetto ÷ di Ed Sheeran, uscito 214 settimane fa e quindi sempre più vicinissimo a togliere quel famoso record ai
Pinfloi. The dark side of the moon rientra in classifica! Anche se al n.100, una posizione precaria e umiliante. Nel contempo, con malcelata e arrogante soddisfazione, The wall sale dal n.82 al 54. E dato sì che l’argomento che ha tenuto banco nella settimana theclassificata è stato il programma amazzonico LOL, per quanto mi riguarda sentenzio che The dark side of the moon è Ciro Deijackal, morbido, piacione e malinconico, The wall è Luca Ravenna, ripiegato su se stesso ma apprezzato dai passivoaggressivi. Wish you were here, nella mia personale considerazione, è Pintus. Non riesce a farmi ridere. Però ci va vicino – riesce a farmi digrignare i denti.
Ringraziamenti. Ringrazio chi ha letto fin qui, e ringrazio Biggie Paul per il decisivo accostamento con Mia Martini. Non ci sarei mai arrivato da solo perché resto un insensibile.

3 Risposte a “Madame Kermesse – TheClassifica, episodio 14/2021”

  1. oggi sono tornato prima dal lavoro e ho trovato mia moglie che ascoltava i pink floydi
    e mi sei venuto in mente tu
    e comunque già che sono qui mi vien da dirti che da tempo rimugino sul concetto di musica impegnata che hai esposto in Musiche Pesantissime dello scorso marzo.
    secondo me bisogna rifletterci meglio, ad es molte mie amiche femministe sbrodolano per il brano sanremese delle bertè che negli anni 70 i collettivi femministi avrebbero schifato anzitutto proprio perchè presentato a sanremo.
    intendo dire – insomma ci provo perchè sto rimuginando e mi piacerebbe tu mi illuminassi – che la canzone impegnata del 2021 non può suonare alla de gregori, nè musica nè testo.
    e nel mio marasma ottenebrato mi spingo a dire che massimo pericolo, pericolissimo per gli amici, é la canzone impegnata adattata ai tempi attuali.
    besos

  2. Carissimo oggi ho perso molta stima per il tuo gusto. Madame ha fatto un disco in cui ci sono forse 4 canzoni mediocri ma il resto luccica, siamo di fronte a quanto di più originale dai tempi di Mina. Non c’entra la voce, lo stile ma l’attitudine. Vatti a leggere la recensione di Zingales su Blow Up e poi dedica un pò più di tempo all’ascolto che non sempre è immediato. Oppure sul disco di Mace ascolta “acqua” che canta con Rkomi e prova a captare le parole che sono fra i testi più belli mai sentiti in Italia con quei salici che nulla hanno da invidiare al nostro miglior poeta: “scorro come acqua tra le roccie, come le ginocchia al suono della campanella”. Sicuramente ti disintossicherai da tutto il PUTRIDUME che ti ascolti per scrivere la tua rubrica che comunque rimane una bombetta.

    1. Mario, l’attitudine è sicuramente importante, nella vita come nello sport come nella compravendita di immobili.
      Ma Nella Mia Umile Opinione è una delle principali assassine della forma d’arte chiamata musica.

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