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I dominatori di XFactor – Classifica Generation Edizione Speciosa

Se il mestiere di giornalista fosse facile lo faremmo tutti, no? Invece è incresciosamente difficile dragare il pianeta per fare di voi gente informata, pubblicando solo ciò che è inoppugnabile. Per esempio, prendiamo questa notizia, che forse avete letto sul vostro quotidiano o media di fiducia, ma che per il momento faremo dare dall’Huffington Post.
 
 
Bene! In effetti, anticipare l’inedito è stata una buona idea, bravi ad averla avuta solo dopo 10 anni che il 90% degli inediti, proposti negli ultimi 8 giorni di vita della trasmissione, morivano rantolando pochi giorni dopo la sua gloriosa conclusione.
Gli inediti di XF sono quindi in testa a TUTTE le classifiche, annunciano Corriere, Repubblica (che nel pezzino poi, a differenza dell’homepage, restringe il campo a iTunes, come vedete qui), La Stampa, Messaggero, fino ai mille sitarelli che vivono grazie alle ricerche su Google e copiano quello che dicono gli altri. Siccome ho sentito gli inediti e alcuni mi sono piaciuti, sono andato a vedere – perché ho questa fissa per le classifiche, sapete.
E naturalmente, da chi cominciare se non dai discografici medesimi, per di più ormai alleati con le principali piattaforme di streaming? Parlo della classifica ufficiale FIMI, quella dei singoli. Che mi dice che il dominio consiste in due pezzi in top 10.
Sì, due. Maneskin e Nigiotti, appunto.
Va beh, non male. Però ecco, intanto non sono in testa. E poi gli altri pezzi arrancano dietro a tormentoni estivi come Mi gente (n.27) o Senza pagare (n.36).
Potete verificare sul sito FIMI.it. Oppure fidarvi di quanto segue: dietro a Perdonami di Salmo, che è “in testa”, ci sono nell’ordine
 
n.2 Maneskin – Chosen (Sony)
n.5 Enrico Nigiotti –L’amore è (RCA/Sony)
n.28 Rita Bellanza – Le parole che non dico mai (RCA/Sony)
n.30 Samuel Storm – The story (RCA/Sony)
n.45 Gabriele Esposito – Limits (RCA/Sony)
n.52 Lorenzo Licitra – In the name of love (RCA/Sony)
n.59 Camille Cabaltera – Worth it (Sony)
n.70 Andrea Radice – Lascia che sia (RCA/Sony)
n.88 Ros – Rumore (RCA/Sony)
 
Comunque, bella lì, dai. Peccato che forse alcuni di questi piazzamenti peggioreranno nella prossima classifica, perché nell’ultima puntata la trasmissione NON ha proposto gli inediti. Ma ci saranno ottimi motivi nel regolamento, che ne so io.
In ogni caso il titolo diceva “TUTTE le classifiche”. Quindi andiamo a vedere Spotify.
 
 
Oh bella. Io non ce li vedo, gli inediti, nella classifica italiana, e voi? Sempre Salmo. Dai, uno di Olbia che non va mai in tv, che cosa sconveniente. Vuoi vedere che Spotify mi sta buggerando? Non voglio crederlo, Spotify mi piace, mi torna utile oltre che piacevole, pago volentieri il mio abbonamento e quindi passo oltre. Andiamo a vedere iTUNES, chiamata in causa dall’Huffinpost, e anche dagli altri (poi porterò le prove di quanto dico, con pedante pedanza). Eccola qui.
 
 
Gosh. Shade? Sheeran? Coez? E nessuno dei ragazzi di X Factor? Ma come? Già finito il tripudio? Perché era stato un tripudio:
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Ah, voi dite che i giornalisti non sanno che iTunes è un po’ la (omissis: in origine, titolo di una serie tv con zombi) del mondo digitale? Che il download degli mp3 è (omissis) da un pezzo? Tutti quei bravi giornalisti musicali coolissimi, così come tutti quei precari sottopagati ma giovani che stanno in redazione non lo sanno? Cospetto. Allora fanno bene tutti quelli che si proclamano esperti e si fanno pagare per corsi d’aggiornamento in cui intortano i giornalisti. Perché quanto gli ci vorrà per uscire dal 2006 e scoprire che oggi per mandare un pezzo al n.1 di iTunes basta mettersi d’accordo in (omissis) (certo che scrivo omissis, non posso permettermi né avvocato né querela, pure se vinco) e scaricarlo – certo, bisogna fare lo screenshot e il comunicato stampa rapidamente, perché la festa finisce subito.
Un momento. Chi ha parlato di comunicati stampa?
(ok: l’ho fatto io. Lo so, sono teatrale. Avrei voluto essere il Vittorio Gassman dei critici)
Questa è la notizia data da un soggetto imparzialissimo. Sky.

 

“A una settimana esatta dall’uscita, i brani di Gabriele Esposito (Limits), Lorenzo Licitra (In the Name of Love), Maneskin (Chosen), Enrico Nigiotti (L’amore è), Andrea Radice (Lascia che sia), Rita Bellanza (Le parole che non dico mai), Ros (Rumore), Samuel Storm (The story), ma anche quello della già eliminata Camille Cabaltera (Worth it), dominano la classifica di iTunes, occupando le prime posizioni e registrando oltre 3 milioni di stream su Spotify, dove i brani, prodotti da Sony Music Italia, hanno occupato nel primo weekend 8 posti (tra cui il 1° e il 2°) nei primi 20 della Viral-50 Italia”.

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Ah, la classifica dei VIRALI!!! Ma certo. E infatti è vero, eccoli lì. Davanti a Salmo e pure a Cremonini, veh.
Però sapete una cosa? La classifica VIRALE, ecco, ehm, ops.
Non ha i numeri. E il numero di streaming non si può controllare.
Lungi da me accarezzare teorie complottistiche. No, io apprezzo Spotify e apprezzo X Factor, ho tanti amici che ci lavorano, una volta mi ci invitavano pure – adesso no, nemmeno alle conferenze stampa, però meglio: le fanno a Calvairate, raga, io sto in Comasina. E apprezzo anche Sky, eh? Ovviamente non le telecronache di Fabio Caressa, però una tv che paga Massimo Mauro ha la mia ammirazione. Perciò continuo a leggere l’articolo del sito di Sky:
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Alt. Mi ha convinto. Esco dalla comfort zone di Sky. E mi rivolgo al pensiero indipendente delle autorevoli testate. L’autorevole ANSA:
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(Uhm) (proviamo con la diretta concorrente) (l’autorevole ADNKronos)
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Cercherò di ottenere dei cambiamenti leggendo il Messaggero:
Non vedo cambiamenti – anche se sono lieto per Ignazio Moser, e forse anche per Cecilia. Pare che abbiano tutti avuto la stessa idea, sono corsi a intervistare Nils Hartmann, che instancabile ha detto le stesse parole a tutti – e ha dato gli stessi dati a tutti.
E sicuramente io sono l’unico scemo che sta facendo storie. Ma no, impossibile che io sia l’unico, probabilmente il problema sono i vecchi media, vekki, vekki, vekki. Volete un sito più giovane, smart, 2.0, tipo Digital News? Ma eccolo.
Tocca arrivare al più vecchio di tutti, al Corriere della Sera, Dio lo abbia in gloria, per vedere, malgrado il titolone roboante in homepage, una prudente indicazione nell’interno del pezzo, ovvero che quello che tutti stanno ripetendo è, pensa un po’, quello che dice Sky, sant’Iddio.
Solo che…
La vedete ancora, la top 50 Italia, lassù? Quella coi numeri? Quella con Salmo in testa? Beh, se sommate (VOI! NON IO!) le prime dieci canzoni, tra le quali NON ci sono gli inediti di X Factor – ecco, non ci arrivate, a 3 milioni di stream.
E quindi, eccoci al capolinea.
Sapete chi sta dominando le classifiche, credo?
Un tortellone che anni fa andava in giro in Vespa sui colli bolognesi, e un tipo di Olbia mascherato.
Ripeto: credo. Non è che una mia opinione. Perché mi è tornato in mente che non ho un avvocato e che non posso permettermi una querela nemmeno se vinco. Quindi, date retta a me, ve lo dico forte e chiaro: gli inediti di XFactor stanno dominando TUTTE le classifiche.

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