PREMESSA. RTL 102,5 si autoproclama l’emittente della VERY NORMAL PEOPLE (e se non vi sentite tali siete evidentemente degli snob) (…il ragionamento, grondante astuzia, è questo). È la Juventus della radiofonia, e al suo boss Lorenzo Suraci non piace perdere. Quando a maggio ha capito….
(il resto della PREMESSA lo trovate a metà articolo) (si sa che le premesse annoiano) (cominciamo nel vivo dell’azione, tipo l’inizio di Breaking Bad)
20.30 – In diretta dall’Arena di Verona – tempio medesimo del Festivalbar – appaiono Giorgia Surina e Angelo Baiguini, due voci di RTL, soprattutto lui: è in quella radio da quando Reagan era presidente. I primi ospiti sono Nek, Renga e Pezzali. Invece di cantare la loro canzone dell’estate (sì, anche Pezzali ne ha incisa una) (e con Nile Rodgers) (davvero) cantano il loro pezzo a tre, Duri da battere. Un po’ una risposta a Il mio nome è mai più. Tra un mese avrete la stessa voglia di risentirla.
20.40 – Giorgia. Non canta al meglio. E a dirla tutta il suo tormentone estivo Credo non ci ha tormentato tantissimo. Credo.
20.41 – Ci devono essere in Italia 20 ragazzine molto brave a gridare, e vengono ingaggiate in tutti gli eventi per cacciare i loro “UUUUHH!!!” appena qualcuno viene annunciato, che sia Giorgia o Max Pezzali o Cuperlo.
20.45 – C’è Alvaro Soler che intona Sofia, la bestia dell’apocalisse del 2016. Poi passa a quel pezzo che fa pubblicità al film dei Minions. O viceversa, perché io non ho visto il film, però nella colonna sonora originale non risulta, mi sa che è stato inserito nella versione italiana insieme a forti dosi di olio di ricino.
21.00 – Ogni artista viene introdotto sul palco da uno stacchetto ricavato dalle note iniziali del nuovo singolo degli Ofenbach, Katchi. Così capita anche a Bianca Atzei, una dei quattro artisti che incidono direttamente per la indie di RTL, cosa che dà adito a sciabordanti polemiche: c’è chi dice che Suraci la impone al mondo con la forza. Ma lei è qui in virtù della sua indimenticabile hit dell’estate, della quale non farò il titolo perché so che la conoscete tutti.
21.03 – Però che il brano di Bianca Atzei affermi “Un tramonto non è che un’alba all’inverso” non si può passare sotto silenzio.
21.06 – Baiguini è totalmente privo di verve, da vera colonna della radio very normal. Giorgia Surina invece deve aver fatto qualcosa di orrendo che non so, perché mi sembra molto più presentabile della presentatrice media di Mediaset e Rai. Cionondimeno, né lei né il tronchissimo Baiguini danno la classifica finale dei tormentoni votati dalla GENTE. Classifica sulla quale glissa anche il sito della radio sulla pagina dedicata alla kermesse.
21.10 – Introdotta dallo stacchetto degli Ofenbach entra in scena Levante, per la quale i presentatori spendono un accenno a X Factor per dovere di sinergia: RTL è radio ufficiale – lo è anche di Amici del resto. RTL è la radio ufficiale di un sacco di tournée (da Fedez/J–Ax a Ligabue), delle autostrade, di Juve, Milan, Inter, e Parma, del Giro d’Italia.
21.12 – Levante sta eseguendo Pezzo di me con Max Gazzé, palesatosi a metà pezzo di me. La voce di Levante mi pare – ehm – calante.
21.13 – Per dovere di sinergia l’account di RTL ha mandato 7 tweet negli ultimi 15 minuti, i social manager dei cantanti ritwittano doverosamente, l’hashtag s’impenna anche se naturalmente #BolognaInter lo tiene a debita distanza. Parlando di sinergie, uno dei tweet rilancia il diligente megaarticolo di un collaboratore di RTL che è anche redattore di un giornale di Milano che esce al mattino ma dice di correre la sera.
21.14 – Max Gazzé è stato sul palco per 90 secondi, forse anche 95. La magia dei featuring.
21.20 – Katchi degli Ofenbach introduce Gianna Nannini, che canta Fotoromanza indossando un cappello imbarazzante con la parola COURAGE scritta in caratteri leviatanici. In platea, per la Gianna e la sua vecchia hit, tardonismo scatenato. Per evitare antipatiche polemiche seguite alla sua ultima esibizione in uno dei tanti programmi eredi del Festivalbar, Gianna si avvale dell’ottima soluzione offerta da RTL: playback con microfono acceso, così tutti possono doppiare la propria voce o gridare “Ciao Veronaaaaa”.
21.27 – Dopo lo stacchetto degli Ofenbach, arriva Rovazzi: veniamo informati (noi che non lo sapevamo) che sta lavorando al suo primo film. Poco dopo arriva Giannone Morandi <3
PREMESSA – Quando il boss di RTL ha capito che ai pupilli della sua casa discografica, TheKolors, in mancanza della superspinta della tv e di Maria De Filippi non sarebbe riuscito di ripetere il colpaccio dell’estate 2015, in un’estate che già da maggio brulicava di tormentoni italiani come non succedeva dagli anni di Edoardo Vianello nonché di programmi tv su Mediaset e Rai che ambivano all’eredità del Festivalbar, ha sfoderato la contromossa. Cioè ha aperto dal 26 giugno le votazioni per Powerhits Estate, il SUO Festivalbar. Che può contare sui famosi 7 milioni di italiani che RTL la ascoltano ogni giorno (qualcuno anche con le cattive, come il sottoscritto che la subisce in palestra: credo che abbia regalato i megaschermi al club purché infliggesse i suoi programmi a tutti noi, così come alla clientela di tanti altri esercizi commerciali. È anche così che arrivi a 7 milioni). A vincere sarà la canzone che può vantare più voti degli ascoltatori della radio, più una qualche gherminella in stile Sanremo per tenere conto degli ascolti su tutte le radio d’Italia compilati da EarOne.
E tuttavia, tra le prime non figura Despacito. (!) Lo so perché della Classifica Generale erano visibili solo le posizioni sotto il n.25, e lei era tra queste. D’altronde Luis Fonsi non ha abbastanza tifosi, e la very normal people fa il tifo per i cantanti. Despacito è n. 46, in fin dei conti un risultato incoraggiante: Fonsi potrebbe riprovare l’altro prossimo con un pezzo un po’ più efficace, questo ancora non aveva il peso di una vera power hit estiva. Certamente ne aveva un po’ di più la n.39, Forse non lo sai dei Modà, pezzo pubblicato da RTL 102,5. In generale sembrano esclusi dalle Power Hits di RTL tutti i brani stranieri di un certo peso: Mi gente, i Clean Bandit, Calvin Harris feat. Katy Perry e Pharrell, tutti sistemati dal n.25 al 50. Ecco allora che tra le prime 25 della Classifica Generale (che da giorni sono invisibili sul sito) è comparsa Crazy dei The Kolors, uscita il 30 giugno, mai entrata nella top 50 FIMI dei singoli più venduti in Italia. Però so per certo che su Rtl è stata diffusa più volte al giorno. Quindi è per forza nella classifica EarOne dei pezzi che sono piaciuti alle radio (non ridete) (c’è del genio).
21.35 – Boh, non mi viene in mente niente.
21.40 – Gli Ofenbach sono sotto contratto con la Warner, e in effetti la loro Be mine è stata un discreto successo in tutta Europa. Escludo quindi gli stati nordamericani come Inghilterra e Usa, nei quali la canzone è stata schifata. Sulle note del loro nuovo singolo arriva Samuel, che dopo l’attacco di La statua della mia libertà rifà una roba che gli avevo già visto fare mi pare a Battiti su ItaliaUno: ferma la canzone per dire al pubblico che deve cantare in coro più forte. Samuel, io ti voglio bene ma non hai esattamente scritto Hey Jude.
21.51 – Surina e Baiguini si prendono un minuto per parlare di Eldorada Amica Chips con un trasporto che non lascia indifferenti. Non ci sono spot pubblicitari nel programma, che ha – non posso negarlo – un ritmo notevole, non sembra nemmeno in diretta (uhm). Bisogna anche dire che finora dal punto di vista dello spettacolo non succede granché. Il cantante arriva, canta, spiega ai presentatori che ha un grande successo e sta per pubblicare un album che avrà un grande successo e farà un tour che sarà sold out, tutto fantastico, e avanti un altro.
21.53 – La canzone è Pamplona, e a metà appare un barbogio col cappellino – però non è Jovanotti! È il cantante dei Theficienti, la band capitanata da Tommaso Paradiso, che la capitana tutto thecapitante.
21.57 – Fabrizio Ferrari dal backstage spiega che c’è fermento nel backstage, ed è bellissimo “E poi ogni cantante si saluta uno con l’altro”. Anche Gué Pequeno e Fedez, sono sicuro.
21.58 – Entra, introdotto dagli Ofenbach, Raf. Nuovo omaggio di Baiguini al Festivalbar, con bacino a Vittorio Salvetti in cielo: c’è l’intenzione esplicitissima di prendersene l’eredità, è uscita anche la compilation doppia (Sony). Intanto Raf va di Battito animale remix lento. Versione che ha un suo perché ma lui pretende che il pubblico la canti in coro, ed è impossibile – “Not my tempo”, come dice il crudelio di Whiplash.
22.00 – So sempre che ore sono perché il canale DTT di RTL riporta sempre l’ora in sovrimpressione.
22.03 – Surina: “E ora…” Baiguini: “Chi fa la scimmia?” Boato. Stacchetto degli Ofenbach. Entra Gabbani preceduto da due occhiaie paurose. Mario Lavezzi gli dà un premio in qualità di presidente commissione musica Siae. Gabbani si dice onorato di essere premiato da lui – bravo ragazzo. Arrivano anche gli autori e il lunghissimo produttore della canzone.
22.10 – Dicevo che la serata ha ritmo. Dovendo far stare trenta tormentoni in tre ore. È altresì vero che i cantanti come in tanti altri show consimili da quello di Wind a quello della Cocacola, arrivano sul palco, cantano il pezzo, spariscono 5 minuti dopo; non c’è il senso dell’evento in cui giocarsi lo stunt come Sanremo o il Festivalbar (che so, Loredana Berté che canta Non sono una signora vestita da sposa, e cade grossolanamente di sedere). Non ci sono cambi di palco, tutti fingono di usare la stessa tastiera e la stessa batteria. Va beh: le note di un brano che credo sia degli Ofenbach e si chiami Katchi introducono Laura Pergolizzi in arte LP, pettinata come Ermal Meta.
22.16 – Ora risuona lo stacchetto degli Ofenbach (scusate se lo riscrivo ogni volta ma così rendo l’idea) (anche l’idea delle 50 esecuzioni in una sera che fanno un bel po’ di Siae, bravi Ofenbach) (anche se Be mine era semplicemente Fade out lines di The Avener accelerata) e arriva Baby K col suo bel reggaetone schifoso, Voglio ballare con te. Arriva anche il bambolo spagnolo che fa il suo featuring. Chiunque egli sia. No, ok, so chi è, Andres Dvicio, cantante di un gruppino. Non un peso massimo, nemmeno in Spagna. Forse il featuring è una specie di necessità tipo l’autotune, bisogna metterlo altrimenti il pubblico pensa che il cantante non abbia amici.
22.21 – Introdotto da – ah, non indovinereste mai – irrompe Gué Pequeno vestito da buttafuori. Anche se in classifica dei singoli è andata meglio Lamborghini, esegue Milionario, per la quale ho un debole. E in una serata in cui nessuno si porta una coreografia (o una scimmia) lui si è portato quattro tettone che twerkano – grazie Gué, solo tu capisci cosa intendo io per arte.
22.24 – Introdotto di nuovo dagli Ofenbach, ecco di nuovo Gianni Morandi. Baiguini ricorda che Rtl ha seguito il tour di Baglioni e Morandi. Quante cose fa Rtl, vero? Il Gianni, voce e chitarra, intona “C’è un grande prato verde…” – l’Arena ha un brivido. The opposite of Rovazzi, col quale, pure, canta in playback. Ma Morandi è veramente capace di tutto, forse il capo delle BR non era Tognazzi ma Morandi. Si getta poi in Andavo a 100 all’ora. L’Arena di Verona sembra felice. Poi lo tradirà. Ma intanto lo acclama mentre accenna due battute di Volare di Rovazzi SENZA Rovazzi.
22.32 – Ecco introdotti eccezionalmente dagli Ofenbach i ragazzi RTL: The Kolors, con il loro nontormentone. Faranno un concerto a Milano il 30 settembre nell’area Ex Expo. Ho un po’ paura per loro.
22.37 – Baiguini avverte che sta per arrivare “Un uomo di grande cuore”, da Napoli. Non credo sia Clementino e spero non sia Pino Daniele, perché non mi sembra il caso. Salta fuori che è Gigi D’Alessio! Ignoravo avesse inciso un tormentone. Però è un pezzo che ha un suo il ritmo powerpop.
22.43 – Paola Turci canta elegantissima Un’emozione da poco. Che credo abbia 40 anni. Uh! Dimenticavo: è entrata sulle note degli Ofenbach.
22.49 – Non potevano essere che TheOfenbach ad annunciare TheGiornalisti. Rispetto alla comparsata con Fibra, Tommaso Paradiso ha cambiato cappellino, ora è in total black, compresi gli occhiali neri. Sembra un comico che imita un rapper, tipo Capsula o Nucleo dei Pali e Dispari, però serio e gramo. Credo stia cercando di mettere su carisma. Tant’è che va in mezzo al pubblico. È uno dei tre momenti semispettacolari della serata.
22.56 – Tortellone Carboni! Solo cuori per lui. Incede sapientemente sulle note degli Ofenbach e canta Mare mare perché ci vinse il Festivalbar sicché gli danno il Powerhitstory. In effetti il clima dovrebbe essere da fine dell’estate ma onestamente l’abbiamo sepolta da un po’. Non so da voi, ma a Milano anche se di giorno c’è il sole, di notte si dorme con la copertina leggera. Solo cuori anche alla copertina leggera. E lì a Verona li vedo tutti vestiti a strati ma con un bel po’ di strati.
22.57 – Immagino che Luchino prima di cantare abbia esito – esigito (…il participio passato di esigere) (non lo so, dopo googlo) di vedere il Bologna contro l’Inter. Buona partita, dicono, peccato il rigore contro.
23.04 – “Arrivano dalla Francia, due dj produttori pronti a far ballare tutta l’Italia e si esibiranno a Milano al Fabrique” – e sono gli OFENBACH! I quali NON vengono introdotti dallo stacchetto di Katchi degli Ofenbach: attaccano Be mine. Poi vengono raggiunti dal cantante e autore di Katchi, un americano che l’aveva pubblicata un anno fa senza battere chiodo.
23.10 – “Ecco ora la canzone più trasmessa da tutte le radio italiane”. Introdotta da Katchi, Francesca Michielin che canta Vulcano.
23.15 – “Se vi diciamo Mascolo e Rossi voi a cosa pensate? A due attaccanti?” (sono Benji & Fede) (featuring Annalisa) (introdotti tra l’altro dallo stacchetto degli Ofenbach) (vi annoia questa cosa degli Ofenbach?) (anche a me)
23.16 – Non avevo mai notato quanto Succede tutto per una ragione di Benji&Fede&Featuring fosse mashuppabile con un qualsiasi pezzo di Alvaro Soler.
23.17 – Annalisa è coautrice del pezzo. Quindi è ingeneroso da parte mia liquidarla come Featuring. Mi scuso con la famiglia.
23.22 – Arrivano due comici introdotti dallo stacchetto degli Ofenbach, gridano delle cose a caso enfatizzando l’accento meridionale. So che sto facendo la figura dello snob che non guarda la tv e non conosce questi due giganti della comicità che intrattengono con facezie tipo “A Verona sono nati… Catull’. E Ggerri Calà. E Umberto Smaila! Co’ a panza. Che laggente pensa che Smaila sia morto invece oggi l’ho visto all’aeroporto. Ué, sta Nnek dieeetro! E Gianni Morandi sta sciaguando il catetero, dietro!”
23.33 – Grazie al didascalismo dei due presentatori realizzo che i due cavolfiori sono due voci di grande spasso di RTL. Non solo: inizio a pensare che siano i due supercafoni che danno la terron–cred al video di Fedez e J–Ax (bravi nelle sinergie pure loro, i due ribelli). I due Comunisti col Rolex, introdotti dagli Ofenbach arrivano sul palco e fanno quel che devono fare.
23.34 – I due lobotomizzati (non Fedez e lo Zio: i due di RTL) rientrano sul palco in canottiera e zoccoli a proclamare l’irresistibile freschezza umoristica del cliché del meridionale. Il pubblico canta in coro Senza pagare. Che a metà settembre è ANCORA al n.1 tra i singoli – che voglia ha la gente di sentirla ancora? Sarà vero?
23.35 – J–Ax ha qualcosa di strano. Non so, si è tinto la barba??? Arriva a dargli un premio Enzo Mazza della FIMI – per loro, nessuno da parte della Siae (LOL). Baiguini dice che hanno spaccato, Mazza dice che hanno spaccato. Tutti convengono che sono “I più venduti dell’estate”.
23.36 – Che cosa da arbitri, essere i più venduti.
23.37 – Fedez spiega che i due sottoumoristici si chiamano Pio e Amedeo.
23.38 – Ora, “Una canzone che ha dominato tutte le classifiche”. (…quali? Oh, che domanda: TUTTE). Entrano, introdotti da (…ok, può bastare) Takagi e Ketra e Arisa e Lorenzo Fragola (non c’è Nongiovane). Sono L’esercito del selfie. Takagi e Ketra sono mascherati da emoji nella tradizione dei dj mascherati, dai Daft Punk al Topomorto a Bloody BeCoso, che per un paio d’anni si è beccato del genio. Come a dire che RTL è quello che è, ma non è che noi saccenti stiamo molto meglio.
23.40 – Proclamazione. “Il trionfatore dell’estate è Tra le granite e le granate di Gabbani”. Non è il singolo più venduto ma, come da regolamento, combina i voti e l’airplay. E potrebbe essere, che ne so. Comunque è proclamata ufficialmente Tormentone dell’estate.
23.41 – Incidentalmente oggi TIM Music ha mandato un comunicato stampa che avverte che “Baby K con la sua Voglio ballare con te conquista il titolo di brano più ascoltato dell’estate 2017”.
23.42 – Incidentalmente volevo avvertire TIM che il suo wi–fi fa schifo e almeno 5–6 volte al giorno devo spegnere/riaccendere il modem. Ma ho smesso di protestare perché tanto al telefono mi risponde uno che presumo ritenga divertenti Pio e Amedeo.
23.43 – Gabbani sta ricantando – senza playback, pare – il Tormentone Certificato del 2017. Va anche lui in mezzo al pubblico. Vabbé, adesso tutti? Paola Turci mica lo ha fatto.
23.44 – “L’ultima sorpresa di questa serata”. “Il 10 novembre uscirà il nuovo disco di inediti, il tour inizia il 15 dicembre”. Chi è chi è chi è?
23.45 – Mondo bastardo, è Biagio Antonacci “Il regalo più grande di questa sera ce lo sta facendo lui”.
23.46 – Biagio si augura “che la musica vinca sempre”. Poi attacca quella boiata che ritornellava in “No, signora no”. Sapete, io non voglio insinuare il dubbio che l’ascesa di Biagio Antonacci a danno di Toto Cutugno sia direttamente collegata all’inabissarsi della musica italiana nelle esportazioni. Perché non è un dubbio, ne sono incrollabilmente certo.
23.50 – “Viva la generosità, è la cosa migliore di quest’epoca”, straparla Antonacci strafatto di se stesso. “E tu lo sei sempre stato”, dice Baiguini. Che conduce un programma che va in onda ogni mattina sulla radio più ascoltata del Paese. E che si intitola “W l’Italia”. Veramente.
23.52 – Davvero.
23.53 – Sì.
23.55 – Eh.
00.00 – Che dito lungo ha Fedez. Chissà se è una protesi.
comunque non è facile infilare 3 ore di canzoni orrende.
si salva solo “un’emozione da poco” ma, per l’appunto, come emozione è un po’ poco (oltre che avere 40 anni).
quando la hit é preludio di hitler
Ma quando torna classica generation?!