AMARGINE

Mortem Post – Tutti i caduti del 2016, e cosa scrivere per ricordarli sui social

Hai bucato l’anniversario della morte di David Bowie? Non rammaricarti, purtroppo sui social il magico Duca Bianco Ziggy è stato inspiegabilmente dimenticato. Ma se nei giorni scorsi hai mancato di omaggiare anche Pierre Boulez e Otis Clay, forse sei un po’ distratto. Nessuno vuole fartene una colpa, anzi, grazie a questo calendario puoi prepararti a ricordare le star della musica che ci hanno lasciati nel 2016 – e se proprio non hai tempo, c’è anche un suggerimento sul pensierino da postare. Mai più stress da anniversario! Sii il primo nella tua TL a struggerti per ogni grande che ci ha lasciati!
18 gennaio – Glenn Frey
“Ciao Glenn. Ci vediamo all’Hotel California”.
26 gennaio – Black
“La tua Wonderful life, quanti ricordi. Una volta l’ho sentita sul pullman che mi riportava a Brescia e ho pianto”.
28 gennaio – Paul Kantner
“Ciao Paul, sappiamo che ci guardi da lassù, appoggiato su un cuscino surrealista”.
4 febbraio – Maurice White
“Mi piace pensarti felice nella Boogie Wonderland che ci attende tutti”.
15 febbraio – Vanity vanity prince
“Ora sei col tuo Folletto di Minneapolis”.
7 marzo – Bruce Geduldig
“Mi ricordo ancora quando i giornali scrissero che l’Inter stava per comprarti, per tre giorni scrissi sul diario “E’ l’anno””.
8 marzo – George Martin
“Indimenticabile quinto Beatle. E anche inventore di Game of Thrones
11 marzo – Keith Emerson
“Guardavo Odeon solo per la tua sigla”.
16 marzo – Frank Sinatra Jr.
“Non tutti possono essere La Voce… Ma non sei stato dimenticato, La Vocina”.
17 marzo – Steve Young
“Sono cresciuto con la tua musica”.
22 marzo – Phife Dawg
“Grazie a te mi chiedo, ogni giorno, Can I kick it? E mi rispondo: Yes, I CAN”.
2 aprile – Gato Barbieri
“Grandissimo – la scena del burro”.
5 aprile – Leon Haywood
“Probabilmente voi non lo conoscete, ma senza di lui l’80% della musica moderna non esisterebbe. Facciamo anche l’85%”.
16 aprile – Merle Haggard Merle.Haggard
“Non so chi fossi, ma una volta sono stato in America e ho visto un tuo disco in vinile – ti penso sempre”.
21 aprile – Prince
“Folletto di Minneapolis, manchi! Grazie per la pioggia viola. Meglio che gialla, tra l’altro”.
24 aprile – Billy Paul
“Anche se erano meglio i primi dischi, quando non era famoso”.
17 maggio – Lino Toffolo
“Ora sei con Johnny Bassotto”.
21 maggio – Nick Menza
“Rest In Power”
3 giugno – Dave Swarbrick
“Hai fatto bene ad andartene, la musica oggi è tutta di plastica”.
11 giugno – Christina Grimmie
“Ci manchi tantissimo, principessina delle cover”.
13 giugno – Chips Moman
“Probabilmente voi non lo conoscete, ma senza di lui, il 90% della vecchia musica non esisterebbe. Facciamo anche il 95%”.
14 giugno – Henry McCullogh
“Probabilmente voi non lo conoscete, ma senza di lui, il 14,8% della musica nordirlandese non esisterebbe. Facciamo anche il 13%”.
16 giugno – Charles Thompson
“Un anno fa moriva l’indimenticabile ‘Sir Charles’, come lo aveva soprannominato Lester Young. Come sarebbe, chi è Lester Young? Quello che ha soprannominato Billie Holiday ‘Lady Day’ e Harry Edison ‘Sweets’ e Bobby Scott ‘Bobby Sox’. In effetti, come ti muovevi, Lester Young ti soprannominava”.
19 giugno – Lou Pearlman lou-pearlman-nsync
“Un pensiero a te, Lou, anche se sono abbastanza contento di non averti mai incontrato perché eri un pedofilo e per me quelli come te dovrebbero essere bruciati e poi impiccati e poi tagliati a pezzi e fatti mangiare dai criceti e scuoiati e aaaargh!! Poi va beh, eri anche un truffatore. Però quello, okay, dai”.
23 giugno – Ralph Stanley
“Quante volte ho ascoltato O Death e Man of Constant Sorrow. Quante risate”.
24 giugno – Bernie Worrell
“Grande nei Funkadelic ma soprattutto nella mia canzone preferita dei Talking Heads, This Must Be The Place, mitico David Byrne, che tra l’altro è ancora vivo”.
27 giugno – Bud Spencer
“Non era solo un attore, era anche un grandissimo cantante: Lalalalalalla… Grazie Bud, mi hai aiutato a crescere e a non cedere ai soprusi!!!11!1!”
16 luglio – Alan Vega
“Suicide forever. E anche se non ti sei suicidato, va bene lo stesso”.
15 agosto – Bobby Hutcherson
“Ricordo bene, ci hai lasciati a Ferragosto: per me non sarà più la stessa cosa, mai più gavettoni”.
22 agosto – Toots Thielemans mina toots
“Caro Toots, in quest’anno ho spesso ripetuto quello che dicevi: Non gioco più, me ne vado. Certo, non lo dicevi tu, lo diceva Mina – tu dicevi Pfff, pfffwhw”.
25 agosto – Rudy Van Gelder
“Fonico inimitabile – il tuo nome è scritto piccolissimo sui miei vinili di jazz, ma è scritto in caratteri grandissimi nel mio cuore”.
8 settembre – Prince Buster
“Eri e sarai sempre il mio idolo, Folletto di Minneapolis”.
14 settembre – Don Buchla
“Da bambino ascoltavo sempre le tue canzoni”.
21 settembre – Shawty Lo
“Chi capisce di musica sa che la sua è stata la perdita più grave per la musica negli ultimi trent’anni. Ascoltatevi Laffy Taffy. E poi, mmh – boh, ancora Laffy Taffy”.
6 ottobre – Rod Temperton
“Mitico autore di Thriller. In tuo onore, oggi, ripeterò in continuazione la risata ahahhaHAHAHAHA!!!”
13 ottobre – Dario Fo
“Magico giullare! Ho visto un re! Abrrlandundancabum rah!, tah! e deeEEeeus sunbalapanza e bzzzzz e AAAAHH!!”.
23 ottobre – Pete Burns
“Non sarai mai Dead, sarai sempre Alive!!!”
24 ottobre – Bobby Vee veebobby-rubbe
“Grandissimo Bobby, il dj del Grande Fratello. Le prime edizioni erano le migliori, poi è diventato un programma commerciale”.
7 novembre – Leonard Cohen
“E’ passato un anno, ma non ho mai smesso di cantare Hallelujah. Anche dopo che mi hanno eliminato da X Factor”.
13 novembre – Leon Russell
“Senza di te, il 99% della musica di Zucchero non esisterebbe. Facciamo anche il 99%”.
14 novembre – Dave Mancuso
“Nessuno negli anni Sessanta era underground come lui. In effetti, anche adesso”.
15 novembre – Mose Allison
“Magico Mose – il Bob Dylan del jazz. Ricordo una volta che stavo quasi per andarlo a vedere, poi mi arrivò una telefonata, era una mia ex compagna del liceo, quella con cui parlavo di musica, non ci sentivamo da anni, lei aveva frequentato una scuola di restauro e aveva trovato lavoro a Lione, e mi svelò che si era messa con un portoghese che la picchiava, questo mi diede lo spunto per scrivere il mio primo libro, anche se non è ancora uscito. E ripensandoci comunque forse non era Mose Allison”.
18 novembre – Sharon Jones
“Ciao Sharon, piacevi a un mio amico”.
25 novembre – Pauline Oliveros
“Rock on, baby”.
1 dicembre – Micky Fitz micky-fitz-the-business
“Da bambino cantavo sempre le tue canzoni”.
5 dicembre – Big Syke
“Il vuoto che hai lasciato nel rap è enorme. Eri troppo sensibile per questo mondo. Come anche il tuo soprannome – Mussolini”.
6 dicembre – Nikolaus Harnoncourt
“Un requiem per te, Maestro”.
7 dicembre – Greg Lake
“Sarai sempre Lucky man. Anche se probabilmente, mai quanto Palmer”.
24 dicembre – Rick Parfitt
“Ricordo ancora quella vigilia in cui ricevetti la notizia. Addio, e per sempre SMOKE ON THE WATER!!”.
25 dicembre – George Michael
“Last Christmas… Ricordo uno scemo che su un blog ci aveva scritto un pezzo spiritoso, uno col cognome strano – l’ha uccisa LUI”.

2 Risposte a “Mortem Post – Tutti i caduti del 2016, e cosa scrivere per ricordarli sui social”

    1. Man, io ti voglio ancora più bene ma forse non hai colto lo spirito del pezzo – evidentemente perché non l’ho scritto abbastanza bene.

I commenti sono chiusi.